Vaccino anti-ebola tutto il mondo guarda all’IRBM di Piero Di Lorenzo

Il Lazio punto di riferimento per la ricerca scientifica italiana.
Un sogno che forse, in alcuni casi, è già realtà. Basta spostarsi appena fuori Roma, a Pomezia, e scoprire che l’équipe di studiosi che sta lavorando sul nuovo vaccino anti-ebola è tutta qui, all’Irbm SpA di Piero Di Lorenzo.
«È una notizia planetaria», s’illumina Nicola Zingaretti mentre gira tra laboratori e corridoi del centro che in joint venture con Okairos (compagnia biotech italo svizzera appena acquistata da Gsk) produce le dosi del vaccino ora in fase di sperimentazione negli Stati Uniti.
E orgoglioso il presidente della Regione Lazio, accompagnato dal suo vice Massimiliano Smeriglio, promette «Una rete regionale per l’innovazione: chiameremo a raccolta tutti i protagonisti presenti sul territorio, aziende, policlinici, centri di ricerca pubblici e privati, per capire insieme come realizzare un sistema per l’innovazione».
È possibile, secondo Zingaretti, perché «il Lazio contiene al suo interno tantissime eccellenze: case farmaceutiche, policlinici universitari, centri di ricerche pubblici e privati: dobbiamo chiamare tutta questa ricerca ad essere sistema».
Intanto per il prossimo dicembre invita tutti all’Irbm SpA. E ricorda che la Regione Lazio proprio lo scorso giugno ha firmato un protocollo d’intesa con il Cnr e il consorzio pubblico-privato Cnccs formato dall’Istituto superiore di Sanità e i laboratori di Pomezia per promuovere e sostenere la ricerca scientifica sul territorio e incentivare gli studi sulle malattie rare e della povertà.
Così il presidente di Irbm SpA Pietro Di Lorenzo sottolinea che «proprio questo tipo di supporto ci ha aiutato a formare le professionalità di cui abbiamo bisogno come il pane, puntando sul merito reale». E anche grazie a questo si è arrivati al vaccino sperimentale anti ebola che la GlaxoSmithKline ha appena cominciato a sperimentare.
“E’ l’unico vaccino approvato dalle autorità regolatorie italiane e americane che sta già in sperimentazione su volontari sani” presegue Piero Di Lorenzo.
Servizio del TG3 sulla visita di Zingaretti all’IRBM di Piero Di Lorenzo
Le prime dosi sono state somministrate a 20 adulti sani negli Stati Uniti. Prima dell’uomo, il vaccino è stato testato con successo sulle scimmie. Lo studio durerà 48 settimane e sarà condotto su volontari sani dai 18 ai 50 anni.
“L’articolo pubblicato sul Nature Medicine descriverà bene il perchè questo vaccino funziona – spiega Riccardo Cortese – quello contro l’ebola è il vaccino più difficile da realizzare e il nostro ha funzionato benissimo. Noi, lavorando su questo progetto, ci siamo trovati ad essere gli unici, o fra i pochi al mondo, pronti a poter far fronte a questa emergenza”.
Proprio poche settimane fa, l’Oms ha inviato una lettera al premier Matteo Renzi chiedendo aiuto nell’emergenza ebola, mettendo a disposizione medici e specialisti dell’Istituto Spallanzani.
E Zingaretti lo ricorda: “Mi auguro che il governo risponda positivamente a questo appello, che ci fa onore, perché riconosce un’eccellenza della sanità che si trova nel nostro territorio regionale2.
Scarica il pdf